SLOW THE WORLD! (Ita - Eng)

“Slow Down. Rallenta. Stop.”

Se la vita parlasse attraverso segnali stradali, questo è ciò che direbbe. Costantemente.

La cosa buffa dei segnali stradali è che tendiamo a ignorarli, non rispettarli, anche quando sono grandi e rossi e ben fissati al suolo.

Figuriamoci quando a parlare è il linguaggio sottile e poetico e criptico, dell Universo.

Quello che dovrebbe essere chiaro a tutti, è che questa estate che brucia, per temperature ed intensità e tensione, ci chiede di fare di tutto per raffreddare i motori.

Non basta accendere l aria condizionata.

Dobbiamo scegliere di prendere del tempo per stare da soli.

Se la mente schizza ovunque, giorno e notte, ecco qui un vero e proprio vade mecum di tecniche e tips che tutti possono mettere in atto, ogni giorno, a prescindere da etá, sesso, religione o cultura.

Il punto cruciale affinché qualsiasi rimedio funzioni, è però la volontà che qualcosa cambi. La volontà di stare davvero “meglio”, l costanza di mettere noistessi al primo posto.

Sai di cosa sto parlando? Ti sei mai chiesto / a, se sai prenderti cura di te?
Non è una risposta banale.

INIZIA DA QUI

  1. Prendi del tempo per curarti: non parlo di shopping, manicure, palestra… del tempo per “non fare”. Osserva cosa succede, scrivilo.

  2. Silenzio: ritaglia almeno 1 ora al giorno per stare in silenzio. Non guardare la tv, Netflix…. se il vuoto è insostenibile, leggi, scrivi…fai giardinaggio. Chiedi a chi ti sta intorno che venga rispettato il tuo tempo in silenzio.

  3. Quando la mente non smette di schizzare tra passato e futuro, notte e giorno….. impara a riportarla / riportarti al momento PRESENTE. É un concetto complesso perché la mente meno evoluta, ha la tendenza ad attaccarsi a preoccupazione così come a entusiasmo. Non riconosce la differenza, per lei è solo “sopravvivere”: ma questo ci porta a rivivere ad esempio memorie traumatiche o aspettative esagerate. Il corpo reagisce al ricordo o alla proiezione come se stesse avvenendo di nuovo o di già. . Il corpo in termini sensoriali, non riconosce passato e futuro: ovviamente “invecchia”, ma con un ritmo naturale. Ecco perché è così importante imparare a proiettarci nel futuro da una solida base di consapevolezza del PRESENTE. Il corpo vive ciò che ricordiamo o ci aspettiamo, e quando le aspettative non hanno fondamenta sane circa quel che davvero desideriamo (mancanza di consapevolezza), il risultato è deludente, doloroso, frustrante. Fallimentare

COME CI RIESCO?

Molte le tecniche a nostra disposizione, in primis la Meditazione o l’accesso ad essa attraverso tecniche dì respirazione mirate.

  1. Pranayama: letteralmente “Energy Management”, gestione dell energia. Attraverso il modo in cui respiriamo, possiamo mandare messaggi Al sistema nervoso e comunicare nel suo linguaggio. Ho bisogno di rallentare e disattivare un sistema iperattivo? Ho bisogno di ricaricare e accendere i motori? Questo comporta anche il dare alla mente un riferimento costante, che ci aiuta ad atterrare sempre di più nel “qui e ora”.

  2. Meditazione: conseguenza del Pranayama, qualunque esso sia, un corpo stabile ed una mente quieta ci chiedono quasi naturalmente di “posare” in questo momento conquistato.. A quel punto è necessario fornire alla mente un nuovo fulcro. Qui, attraverso tecniche antichissime e allo stesso tempo recentissime, alleniamo la mente a creare una riserva di energia anziché disperderla con pensieri continui, inutili, e che ci fanno girare in circolo

  3. Meditare: la differenza col punto 2? Qui non ci concentriamo su qualcosa. La vera natura della meditazione è la capacità di esserne assorbiti. Quello spazio in cui non sono più il corpo che respira, non sono più la mente che pensa: sono colui che osserva il corpo respirare e la mente pensare.

SURRENDERING

Abbandonarsi, è una parola a cui troppo spesso colleghiamo un significato negativo. . Abbandonare noi stessi A noi stessi significa smettere di resistere. Ammorbidire, concederci spazio, compassione, riposo.

Queste pratiche, piccole abitudini diventano un rituale quotidiano che ci insegna a rispondere invece che reagire…

Ci insegnano ad ascoltare , a saper rallentare quando il segnale stradale, cosi come il corpo ci chiede di farlo. Ci forniscono strumenti per fermarci anziché accelerare quando lo STOP è in vista, perché sappiamo che rispettare i segnali, è la miglior forma di amore e rispetto che possiamo avere nei confronti di noi stessi e degli altri.

Ps (vuoi approfondire un percorso personale di supporto, crescita e consapevolezza? Contattami).


sara levi