Let's Talk about FEAR ° Parliamo di PAURA.
Sono giorni complessi, per l’intero sistema mondo.
Non credo che nessuno di voi, vicini o lontani, si senta al sicuro, in questi giorni. . . . c’ è tanto, cosi tanto che succede, nelle nostre singole vite private e nella grande vita , la comunità di cui facciamo parte.
Perché si, ne facciamo parte tutti, che lo vogliate o no.
Ci sono giorni come questi in cui far parte di una comunità ci fa sentire meno soli, stringendoci accanto ai nostri cari, agli amici, agli animali, riconoscendo la fortuna che abbiamo nel poter vedere un cielo pulito, sentire, annusare la natura intorno a noi.
E ci sono quegli stessi giorni in cui far parte di una comunità crea un senso di claustrofobia, sospetto, scava dentro nel profondo dove abbiamo radicati tutti quegli istinti animali di sopravvivenza. .
Mors Tua Vita Mea (morte tua, vita mia).
Io capisco, davvero. Capisco la Paura.
Questa mattina mi sono svegliata con la consapevolezza di dover uscire dal paese in cui mi trovo tra meno di 7 giorni per il rinnovo del visto, ( Indonesia), rischiando di non rientrarci più.
Il mio passaporto è diventato contagioso, e anche se non mi trovo in Italia da Novembre, le persone che decidono del tuo futuro ad una frontiera, sono pur sempre esseri umani. E in questo momento gli esseri umani hanno paura.
EMOZIONI PRIMARIE
Dal bagaglio scientifico sappiamo che esistono cinque emozioni chiamate Primarie, che sono le uniche emozioni con le seguenti caratteristiche:
Tutti, nessuno escluso, le provano
Non sono immediatamente gestibili attraverso l’intelletto (mente pensante)
Queste sono: GIOIA, DISGUSTO, TRISTEZZA, RABBIA E PAURA.
Anche solo per un istante, prima che “riprendiamo in mano il controllo”, queste emozioni scatenano una reazione istintiva legata alla mente subconscia e all’istinto di sopravvivenza (controllato dal sistema nervoso Simpatico).
Di queste cinque elencate, la Paura appare essere la più insidiosa perché Silente.
Si nutre delle altre emozioni, le usa per mascherarsi, e in ogni caso sfocia nel dubbio verso se stessi.
In Tantra, la Tradizione ci insegna che le emozioni negative sono ostacoli che bloccano dal risplendere nella luce della personale evoluzione.
Questi ostacoli vanno riconosciuti, accettati, e onorati, prima di trasformali attraverso un alchimia di respiro ed energia.
Questi ostacoli solitamente bloccano il percorso, ma uno ed uno solo addirittura ci porta a regredire, se non riconosciuto e trattato a dovere; e questo è il dubbio nei confronti di noi stessi.
Rimanere nel dubbio non solo ci impedisce di andare avanti, ma ci porta indietro.
Per evitare tutto questo è necessario dare sufficiente spazio alla radice del dubbio, per usare allo scoperto.
FACCIA A FACCIA CON LA PAURA
Ricapitolando:
La paura si nutre nelle altre emozioni per parlare di se, perche è istinto di sopravvivenza.
Sotto tante patologie, ossessioni, disturbi sessuali, fobie, c’e sempre la paura
Difficilmente è gestibile col raziocinio
Far passare la paura significa passarci attraverso. Niente di quello che mi dicono gli altri, o che penso sia giusto, è utile se non il proprio toccare con mano se stessi.
Riconoscerne l’utilità vuol dire poter dire quella scomoda verità a noi stessi (ad esempio: ho paura di fidarmi di un uomo perché nn voglio soffrire di nuovo) ; ma passarci attraverso è la via per tornare a sentirci finalmente al sicuro dentro di noi ( ad esempio: quando ho iniziato a scegliere persone nocive e quale modello comportamentale , o aspettativa esterna pensavo di soddisfare? ).
Quando attivamente evitiamo di riconoscere la ragione profonda della nostra paura, colpevolizzando gli altri o confidando che qualcosa di esterno ci aiuterà a superare le difficoltà, stiamo contribuendo a rafforzare e nutrire paura e dubbi.
Questo sfocia in un meccanismo di blocco chiamato FREEZING. Quando tutte le dinamiche e i vecchi schemi che che ci salvano fino a quel momento, non stanno più funzionando adeguatamente, la paura trova spazio per ampliarsi, e piano piano mi congelo.
Questo succede perché evito attivamente di entrare nella paura e cosi facendo la giudico, perpetuando nella ricerca di PROTEZIONE ESTERNA.
Chiedo ad un ragazzo, ad una ragazza, ad una terapia, ad un lavoro, di confermare a me stesso che sono abbastanza….
Che valgo.
Se non siamo in grado di validare noi stessi attraverso noi stessi, con tutto ciò che nel bene e nel male siamo , è come continuare a dire che che non sono in grado di farcela….
Le Emozioni Primarie portano con se un immensa carica energetica che ha bisogno di essere lasciata esistere, seppur in uno spazio e tempo controllati e adeguatamente moderati. Questo permette all energia di uscire e solo dopo la mente pensante entra in gioco, fornendoci strumenti per convertire quell’energia in forza propulsiva POSITIVA.
COME SI MANIFESTANO LE EMOZIONI PRIMARIE?
Le emozioni arrivano a noi sotto forma di:
PENSIERI
SINTOMI FISICI (malattia)
AGITI (azioni reattive)
SOGNI
ANSIA
Quest’ultima, l’ansia non è un emozione. Il suo scopo e anche il suo significato, è quello di nasconde le emozioni che io in primis non voglio ascoltare e non sto ascoltando.
Ansia è una sensazione che blocca e nasconde le emozioni che non stiamo ascoltando.
COSA FARE?
Per prima cosa possiamo ritagliarci dei momenti appositi ed opportuni, totalmente dedicati al rilascio energetico delle emozioni primarie, ad esempio:
prendersi un attimo per andare in una stanza, in bagno, e sedersi per terra a contatto con il suolo e creare un senso di stabilità e supporto, per respirare, piangere, urlare.
Interrompere una conversazione che sta diventando violenta, scegliendo di condividere con l altro il fatto che piuttosto che andare oltre e pentirci, è meglio fermare tutto e tornarci sopra dopo qualche minuto, ora.
Cercare uno spazio di silenzio
Camminare in Natura
Quando questo primo passaggio è stato fatto, allora diventa necessaria la seconda azione, quotidiana, il Journaling Out, quell’attività di diario in cui descrivo tutto, in modo che possa allo stesso tempo essere protagonista e testimone delle dinamiche di cui sono succube, senza per questo in nessun modo GIUDICARE NOI STESSI, LE NOSTRE EMOZIONI E LE NOSTRE REAZIONI.
Per poter migliorare è necessario smettere di punirci.
PER MODULARE LE EMOZIONI PRIMARIE DEVO ESERCITARE L’ACCOGLIENZA.
C.Jung diceva: Quello che non vogliamo accogliere, prima o poi arriva dal esterno sotto forma di destino
Se non considero quello che sento, il mio organismo mi porta il conto.
Farci travolgere dalle emozioni ci rende vittima.
Essere una vittima fa arrabbiare, la rabbia porta colpa, la colpa porta repressione e insicurezza, in un circolo perpetuo di maggior SENSO DI SEPARAZIONE, chiusura verso noi stessi e verso la comunità.
CREARE ALLEANZA CON LE EMOZIONI, ANCHE QUANDO LE SENSAZIONI SONO POCO GRADEVOLI (mal di testa, mal di pancia, repressione, agito, agito estremo), è la chiave, sempre e comunque .
ALLEANZA VUOL DIRE FIDUCIA
Fiducia nelle emozioni si guadagna accettandole cosi come sono.
Se ve lo state chiedendo la risposta è SI, FUNZIONA ESATTAMENTE ALLO STESSO MODO PER LE PERSONE….….. accettale per quello che sono, non buttargli addosso la nostra “roba”.
Quando la mente scavalca il corpo, invece di essere piu in controllo, perdiamo totalmente la percezione del miracolo che siamo.
Corpo e mente, sistemi biologici ed energia, giocano una partita IN TEAM. E tutti sappiamo che la squadra che vince, nello sport, nelle relazioni, nella società civile, è quella che costruisce il proprio successo sulla base di fiducia, cooperazione e autenticità.
Bruche H, Lipton scrive: “Si, la percezione “controlla” la biologia, ma le percezioni possono essere vere o false in base al programma che ci hanno insegnato per codificarle. Se non ascoltiamo il corpo, in primis, queste percezioni che controllano il comportamento, non sono altro che CREDENZE.”
Questi sono giorni difficili, io lo so bene.
Usiamo questo tempo in più per avvicinarci a noi stessi, dedicare tempo a tutto quello che preferiamo non considerare di noi. . riavviciniamoci alla persona che siamo e che vorremmo essere.
E poi aiutiamo gli altri a fare lo stesso.
These are tuff days we are living in. .
I don't think any of you, near or far, feel safe these days. . . .
there is much happening right now, both, in the individual private lives of us, and in life of the communitywe are part of.
Because yes, we are all part of it, a Community, a Society, whether you want it or not.
There are days like these where being part of a community makes us feel less alone, holding us close to our loved ones, friends, animals. Days we can recognize the luck we have in being able to see a clear sky, feel, smell the nature around us.
And. There are those same days when being part of a community creates a sense of claustrophobia, suspicion, digs deep inside where we have rooted all those animal instincts of survival...
Mors Tua Vita Mea (your death, my life), Latin people said. . .
I understand, really. I understand Fear.
This morning I woke up with the awareness of having to leave the country where I am in less than 7 days for a Visa run, (Indonesia), coming back the same day, and facing the fact I might couldn't be able to return.
I'm Italian, and my passport has become a risk of contagion. Even if I haven't been to Italy since November, the people who decide about your future at a border are still human beings. And let' s face it, right now human beings are afraid, and the most hare slaves of the big Fear of Dead.
PRIMARY EMOTIONS
From a scientific background, we know that there are five emotions called Primaries, which are the only emotions with the following characteristics:
Everyone, no one excluded, can feel them
They are not immediately manageable through the intellect (thinking mind)
These are JOY, DISGUSTO, SADNESS, ANGER AND FEAR.
Even just for a moment, before "having back the control", these emotions trigger an instinctive reaction linked to the subconscious mind and the instinct for survival (controlled by the Sympathetic nervous system).
Of these five listed, Fear appears to be the most insidious because of Dumbledore.
It feeds itself on other emotions, uses them to disguise itself, and in any case, it flows into doubt about ourselves.
In Tantra, Tradition teaches us that negative emotions are obstacles that block us from shining in the light of personal evolution.
These obstacles must be recognized, accepted, and honoured, before transforming them through an alchemy of breath and energy.
These obstacles usually block the path, but one and only one leads us to regress, if not recognized and appropriately treated; and this is the doubt about ourselves.
Hanging in doubt not only prevents us from moving forward, but it also brings us back.
What we have to do is to face the root of the doubt, to use it in the open.
FACE TO FACE WITH FEAR
To recap:
Fear feeds on other emotions to talk about itself because it is an instinct for survival.
Under so many pathologies, obsessions, sexual disorders, phobias, there is always Fear
It isn't straightforward to manage with reasoning.
Passing Fear means going through it.
Nothing of what other people tell me, or which I think is right, is useful if not your own touching yourself.
Recognizing Fear's usefulness means being able to tell that uncomfortable truth to ourselves (for example, I'm afraid to trust a man because I don't want to suffer again)
Going through Fear, it is the way to finally feel safe inside ourselves (for example: when did I start choosing harmful people and which behavioural model or external expectation did I think I would satisfy?).
When we actively avoid recognizing the profound reason for our Fear, keep blaming others or trusting that something external will help us overcome difficulties, we are helping to strengthen and nourish Fear and doubts.
This results in a locking mechanism called FREEZING. When all the dynamics and the old patterns that save us up to that moment are no longer functioning correctly, Fear finds room to expand, and slowly, I freeze.
This happens because I actively avoid getting into Fear, and in doing so, I judge it, perpetuating in the search for EXTERNAL PROTECTION.
Just looking for a new partner, a therapy, a job, to confirm to myself that I am enough….
What am I worth.
If we are unable to validate ourselves through ourselves, with all that for better or for worse we are, it is like continuing to say "I am not enough".
Primary Emotions carry with them an immense energetic charge that needs to be left to exist, albeit in a controlled and adequately moderate space and time.
This allows energy to come out, and only after it happened, the thinking mind comes into play, providing us with tools to convert that energy into a POSITIVE driving force.
PRIMARY EMOTIONS' MANIFESTATIONS
Emotions come to us in the form of:
THOUGHTS
PHYSICAL SYMPTOMS (disease)
AGITI (reactive actions)
DREAMS
ANXIETY
The latter, anxiety is not an emotion. Its meaning and purpose are to hide the feelings that I primarily do not want to hear, and I am not listening to.
Anxiety is a sensation that blocks and hides the emotions that we are not listening to.
WHAT TO DO?
First of all, we can carve out suitable and appropriate moments, totally dedicated to the energetic release of primary emotions, like, for example:
take a moment to go to a quiet space, room, bathroom, and sit on the floor in contact with the ground. These very actions create a sense of stability and support to breathe, cry, scream. Or be.
Stop a conversation that is becoming violent, choosing to share with the other the fact that rather than going further and repenting, it is better to stop everything and go back to it after a few minutes or hours.
Look for a space of silence.
Walking in nature
When this first step has been made, then the second daily action becomes necessary.
The Journaling Out, that diary activity in which I describe everything so that it can at the same time be the protagonist and witness of my dynamics I have succumbed, actively avoiding to JUDGE OURSELVES, OUR EMOTIONS AND OUR REACTIONS.
To grow, we need to stop punishing ourselves.
TO MODULATE THE PRIMARY EMOTIONS, I HAVE TO EXERCISE THE ART OF WELCOMING EVERYTHING IT HAS TO BE.
BECAUSE I CAN HANDLE IT.
C. Jung said: "What we don't want to welcome, sooner or later comes from the outside in the form of destiny."
If I don't consider what I feel, my body brings me the bill. It keeps score, and being overwhelmed by emotions makes us a victim.
Being a victim makes you angry, anger brings guilt, guilt brings repression and insecurity, in a perpetual circle of greater SENSE OF SEPARATION, closure towards ourselves and towards the community.
TO CREATE ALLIANCE WITH EMOTIONS, EVEN WHEN THE SENSATIONS ARE LITTLE PLEASANT (headache, abdominal pain, repression, acting, extreme acting), is the key, always and in any case.
ALLIANCE MEANS TRUST: trust emotions is gained by accepting them as they are.
If you are wondering the answer is YES, IT WORKS EXACTLY THE SAME WAY FOR PEOPLE .... ... .. accept them for what they are, don't throw our "stuff" on them.
When the mind bypasses the body, instead of being more in control, we totally lose the perception of the miracle that we are.
Body and mind, biological systems and energy, play a TEAM game.
We all know that the team that wins, in sport, in relationships, in civil society, is the one that builds its success based on trust, cooperation and authenticity.
Bruce H, Lipton writes: "Yes, perception" controls "biology, but perceptions can be true or false based on the program they taught us to code them. If we do not listen to the body, first of all, these perceptions that control behaviour, are nothing but BELIEFS. "
These are tuff days, I know it well.
Why don't to use this extra time to get closer to ourselves, to dedicate time to everything we avoided about our inner landscape?.. let's get closer to the person we are, and we would like to be.
And afterwards, let's move out inspiring and helping others to do the same.