Sara Levi

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AYURVEDA ABC ° ALCHEMY OF LIFE - ALCHIMIA DELLA VITA (ita/eng)

L’Ayurveda, antica  e sacra medicina indiana universalmente riconosciuta anche in occidente come ALCHIMIA DELLA VITA,  fonda la sua teoria sull’esistenza di 5 elementi di densità diversa i quali evoluiscono l’uno nell’altro aumentando la densità dall’eterica alla concreta – dall’etere alla terra

Questi blocchi edificanti sono conosciuti come i 5 grandi elementi:

  • lo spazio/l’etere (ākāśa)

  • l ‘aria  (vāyu)

  • il fuoco (tejas)

  • l’acqua (jala)

  • la terra (pṛthvī)

Tutta la materia che ci circonda è formata dalla combinazione di questi elementi, ma in proporzioni diverse. Essi pervadono l’uno nell’altro dentro tutta la creazione e anche nell’uomo e perciò sono il perno della teoria dei tipi costituzionali – i dosha– e anche dei tipi diversi di tessuto (dhata), dei tipi di canali del corpo (srotas) e dei tipi di accumulo di tossine (ama).

L’Ayurveda approccia la materia in modo organolettico e questo significa che definisce le caratteristiche della materia con i sensi umani, dato che sono indeterminabili con i metodi strumentali analitici, oppure con la misurazione esatta. Quando conosciamo il sapore e il carattere della materia, conosciamo anche le sue caratteristiche funzionali.

Dalla combinazione di 5 elementi nascono le tre energie bio-fisiologiche elementali le quali si manifestano nell’uomo come i tipi costituzionali –i dosha.

VATA: etere e aria

PITTA: fuoco e acqua

KAPHA: Terra e acqua

Ognuno di noi (e delle piante, degli animali, le terre… tutto), è un unione unica di questi tre Dosha.

In generale possiamo dire che due di essi, in base alla persona, sono i principali, mentre un terzo resta piu in disparte.

Casi piu rari sono chiamati Tri-Dosha, in cui l ‘equilibrio dei 3 è piu o meno pari all’interno di un essere umano, o Dosha singolo.

Attraverso un test di domande e l’analisi di caratteristiche fisiche e psicologiche, si identifica il profilo Ayurvedico di nascita e appartenenza.

Questo è un elemento fondamentale per capire tutto quello che viene dopo!

Il nostro profilo Dosha è unico, come il DNA; rappresenta la particolare percentuale di un dosha (e quindi sei suoi elementi), piuttosto che un altro, e questo ci caratterizza come individui, dall’aspetto al modo di pensare.

Se capiamo che anche tutto quello che ci circonda è fatto alla stessa maniera, capite che il nostro vivere, è effettivamente un continuo scambio tra elementi. . .una continua ricerca di equilibrio nel disequilibrio.

La Natura non è mai immobile, altrimenti sarebbe morta, e questo rende necessario imparare a capire come il cibo, l ‘ambiente, le scelte di vita, le compagnie e i climi influiscono sul nostro profilo Ayurvedico.

Il principio di questa antica scienza è semplice: se riesco a mantenere in equilibrio gli elementi, evito al corpo di ammalarsi. L'Ayurveda non ha come scopo quello di curare, ma quello di evitare di ammalarsi!

Nel momento in cui un sintomo fisico si manifesta, significa che un disequilibrio è stato ignorato per molto tempo, tanto è che il corpo crea dei segnali.

Inoltre, i Dosha di nascita, come il DNA, rimangono gli stessi per la vita, ma a seconda dell’età, il periodo in cui siamo, il nutrimento che ci diamo e l’ambiente con cui ci relazioniamo, i dosha secondari possono variare per difetto o per eccesso.

Sembra complicato, ma una volta entrati nel meccanismo, non è qualcosa che dobbiamo imparare, ma solo ricordare. . . questa conoscenza è dentro di noi da molto prima che prendessimo queste sembianze umane.

(Se vuoi saperne di piu circa il tuo profilo dosha, contattami per una consulenza privata)

L’orologio Ayurvedico

l’Ayurveda ci fornisce una sorta di orologio basato sulle principali caratteristiche del nostro essere, sotto l’influenza dei Dosha.

Questo “orologio” ci fornisce semplici strategie per curare i disequilibri presenti in ogni singolo Dosha.

Ogni Dosha infatti, più essere collegato ad uno specifico stadio della vita, fascia oraria del giorno e stagione dell’anno.

Da un punto di vista generale:

  • Curare/ridurre Vata, muoversi verso Kapha

  • Curare/ridurre Kapha, muoversi verso Pitta

  • Curare/ridurre Pitta, muoversi verso Vata

VATA:

  • 2:00 - 6:00 o’clock (am/pm)

  • Autunno/Inverno

  • Età adulta

Ridurre Vata:

  • aggiungere distanza

  • calore, riposo

  • capacità di stare fermi

  • consistenza

  • nutrimento

Indirizzare Vata:

  • Muoversi in direzione della più assoluta calma, del calore inteso anche come ambiente emozionale, stabilizzando decisioni e conseguenti azioni, alimentazione e pensieri

  • Coltivare più costanza e regolarità nella vita quotidiana

  • Bagni caldi, sostanza, cibo nutriente, verdure possibilmente solo cotte la sera, e generalmente poco cibo crudo. Insalata fresca a pranzo e in estate o climi caldi, olio buono e aggiungere elementi catalizzatori di salute e nutrimento anche per l’ambiente che ci circonda, casa in cui viviamo (candele, piante, cristalli etc), per aiutare ad alleviare i disequilibri di Vata

I segnali di un Vata squilibrato:

  • rigidezza diffusa

  • iper mobilità

  • Apana Vayu fuori equilibrio

  • instabilità nelle giunture

  • mente distratta e tendente ad eccessivi voli pindarici

  • ansia

  • grandi paure 

  • problemi a dormire e ad evacuare

  • postura storta in vari punti

Yoga per Vata:

  • Rallentare la pratica includendo qualcosa che sia calmante, stabilizzante, che ci riporti verso terra, ristorativo, nutriente e che ci porti in direzione di uno stato di profondo riposo. Yin Yoga e Yoga Nidra sono magnifici per questo, oltre alla pratica Hatha in cui si lavora sull’estensione dinamica dell’espirazione

  • Chiarificare l’empatia che proviamo, darle dei limiti, proteggerla, solidificarla e farne parte delle nostre fondamenta, attenuare gli input in entrata, mental focus, concentrazione, rallentare il tempo e provvedere ad un ambiente calmo per noi stessi

  • Riscaldarsi lentamente ed evitare di sudare

  • Portare la nostra attenzione verso la consapevolezza di ciò che siamo e che ci circonda e dell’energia e stabilità dell’area del pavimento pelvico

  • Utilizzare particolarmente Forward Fold e Twists, nello specifico le versioni a sedere che comprimono l’addome. Le standing asana e quelle focalizzate sull’equilibrio statico sono altresì di aiuto, sempre che si evitino tensioni e sforzi. 

PITTA:

  • 10:00 - 2:00 o’clock (am/pm)

  • Estate

  • Middle Age

Ridurre Pitta:

  • creare spazio

  • espansione

  • chiarezza

  • sensibilità

  • self-reflection

  • armonizzazione

  • spostare la mente all’ascolto di corpo e respiro

Indirizzare Pitta:

  • Muoversi verso il “raffreddamento”, espansione, spazio, pensieri, azioni e cibo mirati

  • Cibi amari che sono leggeri, verdi e raffreddanti aiutano ad ammorbidire un Pitta aggravato, attraverso un ambiente di lavoro calmo e relativa riduzione di competitività ed impegno orientato solo al raggiungimento degli obiettivi

  • Aiuta molto Pitta, abbracciare un punto di vista più ampio, e la consapevolezza di poter servire ed esistere anche all’interno di bene comune superiore

Segnali di un Pitta squilibrato:

  • Eccessi di calore

  • Irritabilità

  • Insonnia

  • Rabbia

  • Ira

  • Intensità eccessiva

  • Infiammazione

  • Iper competitività

  • Arrossamento della pelle e negli occhi

Yoga per Pitta:

  • Lavorare con Asana che raffreddano, espandono e rilassano

  • Sudare un poco va bene ma non troppo. Una sudorazione controllata aiuta ad eliminare la tossicità nel sangue e nel fegato

  • Gli elementi essenziali durante la pratica sono la capacità di introdurre momenti di stabilità e fermezza prendendo tempo tra un asana e l’altra, per tornare a riflettere su se stessi e all’ascolto del proprio respiro

  • Le backbends sulla pancia ed i twists aiutano a rilassare le tensioni nell’addome, piccolo intestino e fegato

  • Evitare asana che surriscaldano, o movimenti dinamici che apportano troppo calore in testa come headstand, full wheel, e tutte le classi dinamiche di Vinyasa.

  • Shoulder stand e modifications, sono più appropriate in quanto raffreddano; mantenere headstand per meno tempo altrimenti.

  • Tecniche di pranayama adatte e di aiuto sono Bhramari, Sitali e Chandra Bhedana

  • Evitare grandi retention nell’ispirazione, il troppo sudare, uno sforzo esasperato ed ambienti (anche nella pratica), eccessivamente competitivi o egocentrici. 

KAPHA

  • 6:00/10:00 o’clock (am/pm)

  • Inverno

  • Giovinezza

Ridurre Kapha: 

  • Stimolare

  • Motivare

  • Ricaricare

  • Ravvivare

  • Disciplina e attivazione

Indirizzare Kapha:

  • Lavorare con una pratica che stimola, inspira, crea sfida, stimola e riscalda in termini di  azioni, cibo e pensiero

  • Una pratica Yoga vigorosa è la scarpa giusta per questo piede

  • Creare sfide, motivare, smuovere, far sudare

  • Cibi speziati e leggeri e semplici da digerire sono di aiuto

  • Relativamente alle scelte circa lo stile di vita, incoraggiare a dormire meno, rompere i vecchi schemi e lasciar andare gli attaccamenti

Segnali di un Kapha squilibrato:

  • Stagnazione/ritensione

  • Pigrizia

  • Materialismo smodato

  • Grettezza

  • Gelosia

  • Muco in eccesso

Yoga per Kapha:

  • Lavorare con una pratica che stimola, inspira, riscalda, purifica ed illumina

  • Vinyasa va bene finché fatto coscienziosamente

  • Usare posizioni con target nel petto, polmoni e area dell’ombelico. Far circolare energia, sudare, respirare e creare libertà nelle giunture

  • Standing poses, backbends, twists, core work e vinyasa sono strategie di aiuto

  • Lavorare incrementando l’inspirazione e trattenere dopo di essa

  • Usare tecniche Pranayama quali Kapalabhati e Uddiyana Bandha

Dosha e Ambiente:

Generalmente

  • Vata prospera in ambienti umidi, caldi e tropicali

  • Pita prospera in ambienti secchi, caldi e pieni di energia naturale e pura, come il deserto

  • Kapha prospera in ambienti quali le montagne dove vi è spazio, freddo ed alta quota

Dosha e Cibo:

Le liste che seguono sono documenti ufficiali di scuole di medicina Ayurveda, ma sono delle indicazioni generali che il riconosciuto medico utilizza per informare i propri pazienti. 

CI TENGO A PRECISARE CHE QUESTE NON SONO REGOLE FERRE DI ALIMENTAZIONE, E CHE SUGGERISCO CALDAMENTE DI NON AVVENTURARSI NELLA CREAZIONE DI UN PROPRIO REGIME ALIMENTARE ALLA MANIERA OCCIDENTALE.

Queste liste sono degli utilissimi strumenti per comprendere le ragioni per cui, ad esempio, si è sempre percepito che qualcosa non era salutare per noi, pur essendo oggettivamente un alimento buono.

Imparando ad ascoltare il corpo, impariamo ad utilizzare il cibo per bilanciare i Dosha, calmare il sistema nervoso, rilassarci, stimolarci o quant’altro, ma partendo dal presupposto che cibo, sonno, attività, regimi alimentari, stili di vita, meditazione, yoga etc, sono un sistema integrato che ha come obiettivo ultimo quello di renderci la miglior versione di noi stessi nel presente.

Questo, solo questo ci permetterà di vivere un esistenza piena, gloriosa, rigogliosa, al servizio del benessere nostro e del prossimo. 

 FOOD CHART


AYURVEDA: THE MANIFESTATION OF THE PHYSICAL CONSTITUTION

 

The profound connection between yoga (an integrated system of asanas, pranayama, meditation and  Ayurveda, the most ancient and sacred Indian medical discipline ), is not known to everyone.

There is a real “map” called Samkhara, which illustrates the rise and fall between higher consciousness and biology: the steps and connections between the Divine Self, the subtle part that resides in each of us, and our body.

This Map shows and explains what our tools are and how to use them to achieve enlightenment (or more simply, to be in balance and to maintain it in this hectic and stressful life).

Speaking concerning Physical manifestation, Tradition tells us that what we are the union of the higher consciousness of the whole, or Purusha (literally “The Power” free from positive and negative), and Prakriti, action, the strength of supreme Desire.

Mahad, the idea of desire, finds its place within the human body in Ahamkara, the highest version of the Ego, or intuitive intelligence: its physical home is in the sixth chakra (or third eye).

THE EGO MAKES US PRESENT ON THIS PLANET AND GIVES US AN IDENTITY CREATED BY THE SUPREME DESIRE TO EXPERIMENT.

The ego has three equivalent, and necessary levels that we could call general characteristics of the personality, or Gunas (Prakriti bio-energetic expressions) and that physically translate into:

Sattva – the light

Rajas – the momentum

Tamas – the matter

On an energetic and ground level, these three areas find their physical manifestation in the 5 elements through their intersection in “different percentage”.

Pure Sattva:

Action: electromagnetism

Element: ether or prana

Corresponding Chakra: V

 

Sattva / Rajas:

Action: repulsion and / or expansion

Element: air

Corresponding Chakra: IV

 

Rajas / Sattva:

Action: combustion

Element: fire

Corresponding Chakra: III

 

Tamas / Rajas:

Action: covalence

Element: water

Corresponding Chakra: II

 

Tamas:

Action: gravity

Element: earth

Corresponding Chakra: I

 

The 5 elements present in the body through the main 6 chakras or primary bio-energy channels are combined in different percentages, to create the 3 Doshas or primary genotypes.

The purpose of Ayurveda: understand, analyse and rebalance the genotypes according to the original mapping, purifying them from external conditioning through the right diet, yoga,  and the right lifestyle. A healthy body is what we need to be able to move the next steps.

 

DOSHA

Dosha means “that tends to go out of balance”, or “imperfection”.

We are all the compositions of 3 Doshas, although, the proportions vary according to our fundamental design: our Mahad.

Our Doshas or our physical “constitution” and basic psychology do not change; on the other hand, our conditions change.

Deep diving into it,  is the field of Ayurveda.

The Doshas are:

  • VATA (ether and air)

  • PITA (fire and water)

  • KAPHA (earth and water)

Each of us (and plants, animals, lands ... everything) is a unique union of these three Doshas.

In general we can say that two of them, according to the person, are the main ones, while a third remains more apart.

Rarer cases are called Tri-Dosha, in which the balance of the 3 is more or less equal within a human being, or single Dosha.

Through a test of questions and the analysis of physical and psychological characteristics, the Ayurvedic profile of birth and belonging is identified.

This is a fundamental element to understand everything that comes after!

Our Dosha profile is unique, like DNA; it represents the particular percentage of a dosha (and therefore six of its elements), rather than another, and this characterizes us as individuals, from the body chart to the way of thinking.

If we understand that everything around us is also done in the same way, you understand that our living is actually a continuous exchange between elements. . .a continuous search for balance in imbalance.

Nature is never immobile, otherwise it would be dead, and this makes it necessary to learn to understand how food, the environment, lifestyle choices, companies and climates affect our Ayurvedic profile.

The principle of this ancient science is simple: if I can keep the elements in balance, I avoid the body from getting sick.

Ayurveda does not aim to cure, but to avoid getting sick!

The moment a physical symptom occurs, it means that an imbalance has been ignored for a long time, so much so that the body creates signals.

Furthermore, the birth Doshas, ​​like DNA, remain the same for life, but depending on the age, the period in which we are, the nourishment we give ourselves and the environment with which we relate, the secondary doshas may vary by default or by excess.

It sounds complicated, but once you get into the mechanism, it's not something we need to learn, just remember. . . this knowledge has been within us long before we took on this human form.

(If you want to know more about your dosha profile, contact me for a private consultation) 

Vatta:

  • Air and ether

  • VA means “move” or “move forward”

  • The principle of mobility that regulates all thought, action and speech

  • Responsible for joy, happiness, creativity and elimination.

  • Primary qualities are: dry, bright, cold, rough, thin, mobile and clear

  • It is recognised in an irregular appetite and irregular elimination and has delicate health.

  • Easily excitable, alert, imaginative, always looking for activity and movement.

  • Physically it resides in the large intestine and in the colon, where the gases accumulate in the body

 

Pitta:

  • Fire and Water

  • From the root “TAP” which means heat

  • What breaks things, including food, thoughts, emotions and experiences

  • Based on a good appetite, vitality to learn and understand

  • Quality: warm, pungent, liquid, light, acute, bitter, sour, oily, diffusing

  • Learn through reactivity, discipline, good concentration and being part of the leadership

  • Judging, it gets angry quickly, critical, lover of luxury, mentally very skilled, manipulative and assimilative

  • Located in the liver and small intestine

 

Kapha:

  • Water and earth

  • From “Ka” which means water and “Pha”, which means to flourish

  • A base for all cells and tissues, lubricates joints and organs, muscles and bones strong (and thick)

  • Good memory

  • Quality: heavy, slow, cold, viscous, dense, soft, static, sticky, cloudy, hard and coarse

  • Constant appetite, digestion and slow metabolism. Attracted by salty and sweet. Propends for water retention

  • Fatalist, devoted, lovable and compassionate, calm and mentally stable. When in disequilibrium it can become greedy, possessive, attacked and lazy

  • Fundamental physical strength, competent, peaceful and typically long-lived

  • Lied in the stomach

  • Ayurvedic clock

Looking from the perspective of asanas, pranayama and meditation’s practice, Ayurveda gives us a clock based on the main characteristics of our being, under the influence of the Doshas.

This “clock” provides us with simple strategies for treating the imbalances present in every single Dosha.

Each Dosha is more connected to a specific stage of life, a time slot of the day and season of the year.

 

A GENERAL POINT OF VIEW:

  • Heal/reduce Vata, to move towards Kapha

  • Heal/reduce Kapha, to move towards Pitta

  • Heal/reduce Pitta, to move towards Vata

 

VATA:

  • 2:00 – 6:00 o’clock (am / pm)

  • Autumn winter

  • Adulthood

 

Reduce Vata:

– add distance

– heat, rest

– ability to stand still

– consistency food

 

Address Vata:

To move in the direction of absolute calm, and heat, also a capacity to understand the power of emotional environment, stabilising decisions and consequent actions, feeding and thoughts

Cultivate more consistency and regularity in daily life

Hot baths, substance, nutritious food, possibly only cooked vegetables in the evening, and generally little raw food. Fresh salad at lunch and in summer or warm climates, edible oil and add catalyst elements of health and nourishment also for the environment that surrounds us, home in which we live (candles, plants, crystals etc), to help alleviate the imbalances of Vata

 

The signals of an unbalanced Vata:

– diffused stiffness

– hypermobility

– Apana Vayu out of balance

– instability in the joints

– mind distracted and tending to excessive Pindaric flights

– anxiety

– great fears

– problems sleeping and evacuating

– crooked posture at various points

 

Yoga for Vata:

Slow down the practice by including something that is soothing, stabilising, that brings us back to earth, restorative, nourishing and that leads us in the direction of a state of deep rest. Yin Yoga and Yoga Nidra are magnificent for this, in addition to the Hatha practice in which you work on the dynamic extension of exhalation

Clarify the empathy we experience, give it limits, protect it, solidify it and make it part of our foundations, mitigate incoming inputs, mental focus, concentration, slow down time and provide a calm environment for ourselves

Heat slowly and avoid sweating

Bring the attention to the awareness of what we are and what surrounds us, the energy and stability of the pelvic floor area

Especially use Forward Fold and Twists, specifically the seated versions that compress the abdomen. Asana standing and those focused on static balance are also helpful, as long as tensions and efforts are avoided.

 

PITTA:

  • 10:00 – 2:00 o’clock (am / pm)

  • Summer

  • Middle Age

 

Reduce Pitta:

– create space

– expansion

– clarity

– sensibility

– self-reflection

– harmonisation

– move the mind to listen to body and breath

 

Address Pitta:

Move to “cooling”, expansion, space, thoughts, actions and targeted food.

Bitter, light foods, green and cooling help to soften an aggravated Pitta, through a calm working environment and relative reduction of competitiveness and commitment oriented only to achieving the objectives

What helps Pitta a lot, it to embrace a broader point of view, and the awareness of being able to serve and exist even within the common good

 

Signals of a deranged Pitta:

– Excess heat

– Irritability

– Insomnia

– Anger

– Excessive intensity

– Inflammation

– Hyper-competitiveness

– Redness of the skin and in the eyes

 

Yoga for Pitta:

Work with Asanas that cool, expand and relax

Sweating a little is okay but not too much. Controlled sweating helps eliminate toxicity in the blood and liver

The essential elements during practice are the ability to introduce moments of stability and firmness, taking time between an asana and the other, to return to reflect on oneself and listening to one’s breath

Belly backbends and twists help to release tensions in the abdomen, small intestine and liver

Avoid asanas that overheat or dynamic movements that bring too much heat in the head like headstand, full wheel, and all the dynamic classes of Vinyasa.

Shoulder stands and modifications are more appropriate as they cool; keep headstand for less time otherwise.

Suitable and helpful pranayama techniques are Bhramari, Sitali and Chandra Bhedana

Avoid great retention in inspiration, too much perspiration, exasperated effort and environments (even in practice), excessively competitive or self-centred.

 

 

KAPHA

  • 6: 00/10: 00 o’clock (am / pm)

  • Winter

  • Youth

 

Reduce Kapha:

– Stimulate

– Motivate

– Reload

– Brighten

– Discipline and activation

 

Address Kapha:

Working with a practice that stimulates, inspires, creates challenges and warms up concerning actions, food and thought

Vigorous Yoga practice is the right shoe for this foot

Create challenges, motivate, move, make sweat

Spicy and light and easy to digest foods are helpful

Regarding lifestyle choices, encourage you to sleep less, break old patterns and let go of attachments

 

Signals of an unbalanced Kapha:

– Stagnation / retention

– Laziness

– Unfair materialism

– sordidness

– Jealousy

– Excess mucus

 

Yoga for Kapha:

Working with a practice that stimulates, inspires, warms, purifies and illuminates

Vinyasa is fine as long as done conscientiously

Use target positions in the chest, lungs, and navel area. Circulate energy, sweat, breathe and create freedom in the joints

Standing poses, backbends, twists

Core workout and vinyasa are good strategies

Work by increasing the inhalation and holding back after it

Use Pranayama techniques such as Kapalabhati and Uddiyana Bandha

 

DOSHA AND ENVIRONMENT

Generally:

– Vata thrives in humid, warm and tropical environments

– Pita thrives in dry, warm environments full of natural and pure energy, like the desert

– Kapha thrives in environments such as mountains where there is space, cold and high altitude

DOSHA AND FOOD

The following lists are official documents of Ayurveda medical schools, but they are general indications that the recognized doctor uses to inform his patients.

I KINDLY NOTE THAT THESE ARE NOT POWER SUPPLY RULES, AND THAT I STRONGLY RECOMMEND NOT TO ADVENTURE IN THE CREATION OF YOUR OWN FOOD REGIME IN THE WESTERN WAY.

These lists are very useful tools to understand the reasons why, for example, it has always been perceived that something was unhealthy for us, although objectively it is a good food.  

By learning to listen to the body, we learn to use food to balance Doshas, ​​calm the nervous system, relax, stimulate ourselves or whatever, but starting from the assumption that food, sleep, activity, diet, lifestyle, meditation, yoga etc, they are an integrated system whose ultimate goal is to make us the best version of ourselves in the present.

This, only this will allow us to live a full, glorious, luxuriant existence, at the service of our well-being and the community.

DOSHA FOOD CHART